LA FAMIGLIA IORIO ED I SUOI ILLUSTRI FIGLI – Prima parte

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La famiglia Iorio è una famiglia di Montecorvino Rovella, residente sul territorio già da diverse generazioni. Tracce della sua esistenza risalgono alla fine del XV secolo, quando, pur non essendo menzionata tra le famiglie insignite di nobiltà dal famoso decreto di Alfonso II d’Aragona del 1494, è elencata tra le famiglie illustri.
Poco sappiamo delle vicende del casato sino alla metà del XIX secolo, ma la presenza di due grandi figure di cui parleremo in questo capitolo, fa supporre un elevato prestigio sociale e culturale.

IORIO GIUSEPPE

Da Casimiro e da Amaturo Vincenza, nato a Montecorvino Rovella il 15 aprile 1860, nella sua casa posta all’inizio di Via Iorio dove è commemorato da una stupenda lapide. Dopo aver frequentato le scuole minori nel suo paese di origine, studiò presso il liceo di Salerno e nella beata pace del suo paese natale, si dedicò allo studio dei classici greci e latini. La sua passione principale, in questo periodo, era la storiografia greca. Si iscrisse alla facoltà di lettere dell’Università di Napoli ove apprese l’ebraico, il sanscrito, lo spagnolo, l’inglese ed il tedesco, oltre a dedicarsi anche a studi di storia, archeologia, numismatica e paleografia.
Entrato nel Seminario di Salerno, fu ordinato sacerdote nel 1883. Esordì nel campo letterario pubblicando a Lipsia un piccolo fascicolo “ Codici ignorati nelle Biblioteche di Napoli “ e seguirono altre due monografie “ Scorsa nell’Archivio Capitolare di Atri – Codici manoscritti ed incunaboli – Sull’iscrizione reliquaria di Alba Fucense “ di Teramo nel 1894.
Tradusse in italiano uno scritto greco “ Costituzione politica di Firenze “Ricordi storici di Italia “ ed un breve saggio su “ Una nuova notizia sulla vita di Dante “.
Queste opere gli procurarono ampie lodi specialmente in Germania ed ebbe la nomina di socio corrispondente delle Accademie di Berlino e di Lipsia.
Grande viaggiatore, co14435311_1659256541053287_7046134509224385942_onobbe il Mommsen dal quale ebbe l’incitamento di una ulteriore pubblicazione su “ Storia della pronunzia latina nelle varie epoche”.
Fu molto amato dal Papa Leone XIII e da molti altri dotti, specialmente dal Fedele che era allora Ministro della Pubblica Istruzione.
Nel primo quindicennio del XX secolo, insegnò lettere latine e greche nel licei di Salerno e di Avellino. Morì prematuramente, all’età di 56 anni, il 31 ottobre 1916. Il suo paese natale e le personalità del Municipio, vollero unanimemente intitolare una via principale al suo nome e collocarono una lapide sulla facciata esterna della sua casa natia, ancora oggi visibile in buono stato di conservazione:

“Cultore e maestro valoroso, di antiche e moderne letterature, poliglotta paleografo e numismatico insigne, GIUSEPPE IORIO, onorato dai dotti di deferente amicizia, fu noto in Italia e fuori, animo forte, cuore sincero, ribelle alle coercizioni,seppe associare, alla fede di sacerdote,cultura umanistica. La sua terra natale, auspice la civica amministrazione, orgogliosa di tanto figlio, volle segnato, sulla sua casa che lo vide nascere, questo doveroso ricordo .Montecorvino Rovella 30 gennaio 1920.
La sua tomba, in uno stato molto precario, data la mancanza di manutenzione, è ancora oggi visibile presso il civico Cimitero a pochi metri dall’ingresso della Cappella della Società Operaia di Mutua Assistenza, prima del muretto sul lato sinistro.

Altri fratelli meno noti fanno parte della famiglia Iorio:
– Jorio Nicola nato il 12.03.1864
– Jorio Stanislao nato il 1.1.1868 e deceduto il 6.8.1933 – Via Diaz 42
– Jorio M.Francesca “ il 24.9.1874 e deceduta il 29.3.1934- Via G. Iorio n.12
– Jorio Orsola “ il 14.1.1879 e deceduta il 2.8.1959- Via G. Iorio n.10

IORIO FILIPPO
Nacque il 21 aprile 1876 da Casimiro e da Amaturo Vincenza. Fratello di Giuseppe. Studiò medicina chimica e farmacia. Nel 1916 pubblicò un lavoro scientifico tra i manuali Hoepli che lo rese già famoso : “ L’urina ed il sangue nella diagnosi delle malattie “. In seguito fondò il giornale letterario “ L’Aurora “ al quale collaborarono personaggi famosissimi dell’epoca ( Matilde Serao tra i tanti ). Nel 1920 fu autore di un romanzo “ Delitto e Castigo “ un vero trattato di psicologia. Ma l’opera che accrebbe la sua notorietà fu nel 1932 “ Il Beato Giovanni da Montecorvino dell’Ordine dei Frati Minori “, una voluminosa opera di circa 400 pagine, frutto di pazienti ricerche con il quale egli, brillantemente e con dotta dovizia di particolari, rivendicò al suo paese la gloria dei natali del grande missionario, smontando le errate tesi di una Montecorvino in Capitanata ( attuale Puglia) basate sull’errore marchiano di uno studioso francescano P. Luca Wadding.Tenne molte conferenze su vari argomenti e nel 1947, in occasione dei 700 anni dalla nascita di P. Giovanni, promosse un grande festeggiamento assumendo la carica di segretario del Comitato Esecutivo ( vedi foto ).In tale occasione, il 30 novembre 1947, venne inaugurata una lapide sulla facciata dell’allora Palazzo Municipale ,oggi ex Sede della Pretura, per commemorare le gesta del nostro concittadino francescano che, per primo, assunse la nomina di Arcivescovo di Pechino e Legato Apostolico di Oriente,Morì serenamente il 21 marzo 1966 nella sua casa in Via Diaz all’ultimo piano del primo portone sulla destra di detta strada. Filippo Iorio è sepolto nella cappella della Confraternita di San Rocco presso il civico cimitero.

 

( Nunzio Di Rienzo – Ricerche storiche )