Costa dei Votraci rappresentava il nucleo umanizzato più grande e popolato, abitato da gruppi di famiglie che avevano un forte senso di appartenenza, pronte a difendere le consuetudini e le tradizioni dei propri antenati. Per questi motivi, durante il ‘300, il nome Votraci si estese a tutti i vari nuclei circostanti, come si evince da un documento del 1437.
Il toponimo è indicato, fra il XV e XVI secolo, come Botracoru, Votracoru, Botracor e Votracor, ad esclusione di una visita pastorale del 1452, quando per errore dell’estensore dell’atto viene detto Votrangi. Il toponimo deriverebbe, con ogni probabilità, dal greco Bòtrys = “grappolo d’uva” o “uva” oppure Bòthros = “fossa”, “buca”, “cavità” e potrebbe indicare in zona la presenza di vigneti o di piccoli dirupi. A mio parere ritengo che sia più probabile il termine agrario anche se non si può escludere la seconda ipotesi per la presenza di piccoli crepacci lungo i due valloni di Piazza Grande e della Celza.
Il Quattrocento fu caratterizzato da ampie fasi di pace e maggior sicurezza e da un costante aumento demografico in tutta l’Università di Montecorvino. Il borgo posto lungo la strada proveniente da S. Lazzaro venne abbandonato con la costruzione di nuove abitazioni lungo la via principale. In generale l’intero assetto urbano modificò il vecchio impianto trecentesco, aprendosi e posizionandosi sempre più sui due assi principali: Votraci-Rovella e Votraci Molinati.
Il dissodamento dei terreni circostanti e l’impianto di olivi e altre colture aumentarono la produzione, favorendo la commercializzazione dei vari prodotti e un aumento del tenore di vita per tutti gli abitanti.
La scarna documentazione del XV secolo ci indica chiaramente che alcune famiglie avevano raggiunto una prosperità e un livello sociale tale da essere considerate a pieno titolo parte integrante dell’élite montecorvinese. Troviamo, infatti vassalli della chiesa, commercianti e fornitori della Chiesa di Salerno, presbiteri e amministratori dell’Università. Fra le famiglie emergenti vi sono i Di Feo, De Angerio, Ferraro, Frecina, Bracale, Corvino, Guglielmotta, De Orlando, De Beneditto e Provenza.
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