Torello nel Medioevo

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La parte Ovest del Locus Montecorvino, compresa fra i valloni Trauso e S. Maffeo, costituisce, per la presenza di diversi toponimi e la testimonianza di due documenti, il luogo più rappresentativo sulla tipologia degli insediamenti e sul livello sociale esistente in epoca longobarda nel Locus Montecorvino.
Nelle attuali località Piano del Torello e Campitiello la presenza di sorgenti di acqua, la fertilità del suolo e una conformazione orografica quasi piana, favorirono la formazione, probabilmente fra IX e X secolo, di una serie di insediamenti monocellulari denominati Corte Soprana, Corte Sottana, Curticella, Corte dei Santi e S. Bartolomeo. In particolari questi siti si addensavano all’interno di una area circoscritta dalle vie Torello-Piana, Castello-Piana e Torello-Pugliano. La presenza del toponimo pastino e il riferimento documentale di S. Biagio ci indicano chiaramente che queste curtis erano già esistenti alla fine del X secolo. L’assetto abitativo era costituito dai due poli accentrati intorno a Corte Soprana e Corte dei Santi e aveva nella chiesa di S. Bartolomeo il principale luogo di aggregazione religiosa per gli abitanti del casale.
 
Il villaggio delle Curtis, grazie alla presenza della Eingerkirchen di S. Bartolomeo, ebbe, con molta probabilità, un costante aumento di popolazione per tutto il periodo longobardo e nei successivi secoli XII e XIII, fino alla Guerra del Vespro. A partire dagli ultimi decenni del ‘200 con l’arrivo di abitanti dai casali limitrofi e per la posizione in pendio di Corte Soprana e del Campitiello, divenne il principale abitato del vecchio Locus di Montecorvino.
Nei decenni successivi e per tutto il Trecento, assistiamo a una contrazione della popolazione e un radicale stravolgimento della struttura insediativa. A subire maggiormente questo declino furono le curtis, in particolare quelle gravitanti intorno a S. Bartolomeo, e i terreni più lontani dal casale, che lasciati incolti subirono un progressivo avanzamento del selvatico. Infatti, nei fondi posti lungo il Trauso e nella parte bassa del Piano del Torello vengono sempre più documentati mortelleti, seude e una piccola foresta. Nella fascia pedemontana, invece, dove insisteva la Corte Soprana, vennero costruiti piccoli borghi murati, abitati da vassalli della chiesa.
 
La nascita di questa nuova articolazione insediativa e la formazione di un nuovo assetto di potere determinarono la sostituzione del vecchio nome del villaggio. A partire dalla seconda metà del Trecento, infatti, in riferimento ai nuovi abitati di pendio venne denominato con l’oronimo Torello. Il nuovo toponimo, derivante dal latino medievale torus, piccola collina, indicava la fascia collinare dove erano stati edificati gli insediamenti di Campitiello, Cappella e Casale Soprano.
 
fonte: montecorvinostoria.it