Nella parte finale del borgo, all’incrocio delle vie per Antico e S. Lazzaro, è sita la chiesa si S. Bernardino, costruita nei primi decenni del secolo da un membro della famiglia Vasso, seguace e fervente devoto del Santo senese e sostenitore dei Padri Francescani Osservanti. I suoi successori abbandonarono le loro case di Votraci e si stabilirono a S. Eustachio, mantenendo, però, la chiesa con amore e il decoro necessario a un edificio sacro. Il patronato venne diviso in varie porzioni e gestita da vari cappellani, nominati dai discendenti del fondatore.
Intorno alla metà del ‘500 la cappella fu retta prima da D. Antonio Di Cunzolo e poi da D. Vincenzo Bracale. Alla morte di quest’ultimo, nel gennaio 1559, davanti al giudice “Cola Nunzio De Alessio si presentano da un lato Cavaliere, Joe Beneditto e Joe Antonio De Alessio, curatori di Orazi e Norfi Vasi, loro nipoti carnali, e dall’altro Joe Francesco e Joe Hieronimo Vasi, compatroni de la Cappella costrutta in casali Botracorum, giusto via pubblica, sotto il titolo di Santi Belardini, diocesi di Acerno. I compatroni asseriscono che detta cappella si era resa vacante per la morte del fu Don Vincenzo Bracale, ora per esercitare detti uffici in detta cappella nominano Don Scipione De Alessio, presbitero, onesto viro, di poter sposare detta cappellania, riservandosi l’assenso del Reverendissimo Vescovo di Acerno”.
Pur essendo l’unica chiesa del casale, la condizione di oratorio privato non consentiva agli abitanti di Votraci di utilizzarla come loro parrocchiale. Difatti solo saltuariamente, dal Rettore e dai compatroni veniva consentito alla popolazione di celebrare messe e matrimoni.