di Amministrazione. Il sudore abbondava sulla fronte dei partecipanti e qualcuno sventolava il fazzoletto. Armando Cavallo, disse che era il giorno ideale per fare un bagno. L’entusiasmo dei nuovi eletti, si trasferì nel pomeriggio, con una riunione straordinaria che determinò una bella programmazione per le imminenti festività natalizie.
Alle 19 tornai a casa e sdraiato, mi misi a vedere la partita in differita, Inter Juventus vinta dalla Juve per tre a zero. Alle 19,34, improvvisamente, il pavimento si mise a ballare fortemente ed i muri di casa oscillavano facendoci perdere l’equilibrio. Mi fermo qua, per non rivivere quei momenti terribili.
Tutti in strada. Da San Pietro era venuto un grande boato, simile ad un’esplosione e si vide una enorme nuvola di polvere che dopo circa un’ora si diradò . “ E’ caruta a Chiesa di San Pietro !” grida, pianti , tutti fummo assaliti da una disperazione immensa. Presagendo un
L’alba del giorno dopo, mostrò una chiesa distrutta, crollata interamente, con i due Santi Pietro e Paolo intatti sui loro basamenti sui fianchi dell’Altare , anch’esso distrutto.
Don Gerardo, piangente, raccontava un grande miracolo : Aveva terminato la celebrazione cinque minuti prima perché doveva partecipare ad una festa. In Chiesa c’erano circa 50 persone, qualcuno disse 80.
Montecorvino, era stata risparmiata dalla catastrofe : nessun morto, anche se molti danni strutturali. Allora si ringraziarono i due Santi risorti illesi dalle macerie e la Madonna dell’Eterno che protegge questo Paese col suo sacro manto. Infatti il giorno 8 dicembre, successivo, giorno dell’Immacolata, partì una processione da Piazza Umberto I diretta al Santuario per ringraziamento della Sua Benedetta Protezione.
Ai fratelli colpiti, dico coraggio ! Rialziamo la testa per dimostrare la nostra dignità , capaci di affrontare un dolore immenso confortato, fortunatamente, da tanti Angeli !