È durato poco meno di due ore l’incontro tra i sindaci dei Picentini per ripristinare la sede dell’Ufficio del Giudice di Pace a Montecorvino Rovella. L’iniziativa messa in campo dall’amministrazione comunale di Rovella nasce all’indomani dell’emendamento inserito nel decreto Milleproroghe approvato poi dai due rami del Parlamento ed entrato in vigore lo scorso primo marzo. Tale provvedimento prevede che le amministrazioni locali (in provincia di Salerno sono oltre a Rovella, anche Amalfi, Capaccio, Laviano, e San Cipriano Picentino) possono riunirsi in Consorzio per riattivare gli uffici soppressi lo scorso mese di luglio a patto però di farsi carico delle spese di gestione dell’ufficio (materiale di cancelleria, affitto locali, pagamento utenze e così via). L’altro ieri nell’ufficio del sindaco Rossomando, gli amministratori di Acerno, Bellizzi, Montecorvino Pugliano, Olevano Sul Tusciano, Pontecagnano Faiano (comuni questi che già in passato ricadevano sotto il Mandamento di Rovella) e Giffoni Valle Piana new entry, hanno espresso, attraverso la sottoscrizione di un verbale, la propria volontà di consorziarsi per farsi carico delle spese di funzionamento dell’ufficio del Giudice di Pace presso la sede di viale della Repubblica. I sindaci – Vito Sansone, Mimmo Volpe, Paolo Russomando, Ernesto Sica, Michele Volzone, Crescenzo D’Alessio – assessore in rappresentanza del comune di Pugliano – e Egidio Rossomando – hanno dato mandato al responsabile dell’ufficio ragioneria del Comune di Montecorvino Rovella il quale dovrà stilare, in tempi brevi, un piano di spese e suddividere i costi in parti uguali tra le amministrazioni. Comunque, tutti i documenti dovranno giungere sulla scrivania del ministro della giustizia Orlando entro e non oltre il prossimo 30 luglio. Il Comune di Capaccio, infine si assume su di se tutta la spesa per il mantenimento del servizio. da “la Città” del 25/03/2015